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News 2024

Francis Collins: scienza e fede unite nella ricerca della verità

Francis Collins National Institutes of Health

Francis Collins National Institutes of Health

In una intervista sul suo nuovo libro, Collins esplora come scienza e fede possano convivere, offrendo risposte profonde a domande esistenziali e guidando l’umanità verso saggezza e comprensione.

Francis Collins, ex direttore del National Institutes of Health e autore di numerosi libri sul rapporto tra scienza e fede, in un’intervista di ottobre 2024 – rilasciata a diverse piattaforme, tra cui PBS NewsHour – ha condiviso le sue riflessioni sul valore di mantenere aperto il dialogo tra queste due discipline apparentemente contrastanti. La sua prospettiva personale e professionale offre uno spunto prezioso su come scienza e spiritualità non solo possano coesistere, ma possano arricchirsi reciprocamente, aiutando l’umanità a comprendere meglio temi complessi e profondi come il significato dell’esistenza, la sofferenza e la ricerca della verità.

Scienza e fede: due vie complementari

Per Collins, il rapporto tra scienza e fede non è affatto conflittuale, anzi, queste discipline rappresentano due percorsi che, se tenuti insieme, conducono a una comprensione più completa della realtà. “Non penso che la fede e la scienza debbano rimanere separate, come in compartimenti stagni,” ha dichiarato, sottolineando che entrambe possono fornire risposte significative. Collins, che si avvicinò alla fede durante gli studi di medicina, osserva che le domande fondamentali sulla vita – come il motivo dell’esistenza del dolore e della sofferenza – non trovano risposta nella scienza pura ma necessitano anche di una dimensione spirituale.

La scienza come esplorazione del creato

Collins descrive il suo lavoro scientifico come un’esplorazione del “creato,” percepito come un dono di Dio. Secondo lui, la scoperta di nuove verità scientifiche rappresenta una sorta di “rivelazione” della mente divina, trasformando ogni nuova scoperta in un momento di meraviglia. “Quando scopri qualcosa di nuovo sul creato, è come se avessi un piccolo assaggio della mente di Dio,” ha detto, rivelando la sua visione in cui la scienza diventa quasi un atto di adorazione.

Verità e fiducia in tempi di incertezza

L’intervista tocca anche un tema di grande attualità: la crisi di fiducia nelle istituzioni, inclusa la scienza, e il diffondersi della disinformazione. Collins riflette su come questa polarizzazione abbia aggravato la difficoltà di distinguere tra verità e falsità, e come la fede possa contribuire a ritrovare un ancoraggio alla verità. “Fatti e verità non dipendono da come ci sentiamo; sono ciò che sono,” ha affermato, criticando il fenomeno delle “verità alternative” che indebolisce il consenso pubblico e la fiducia nella scienza.

La saggezza come connubio tra scienza e fede

Collins esplora infine il concetto di “saggezza,” distinguendola dalla semplice conoscenza scientifica e riconoscendo l’importanza di “giudizio, esperienza e una base morale” che la fede contribuisce a fornire. La sua nuova opera, The Road to Wisdom, si concentra proprio su questo tema, illustrando come la saggezza possa guidarci in un’epoca di incertezze e divisioni. Per Collins, scienza e fede devono continuare a dialogare per affrontare insieme le sfide moderne, offrendo una via verso la comprensione e l’unione.

In sintesi, l’intervista a Francis Collins mostra una visione unica e integrata in cui scienza e fede non solo convivono, ma collaborano per fornire risposte a domande profonde e universali, rendendo così più accessibile la comprensione di una realtà complessa e interconnessa.

Immagine: Francis Collins, cortesia National Institutes of Health.

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