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Dieci protagonisti che hanno definito la scienza nel 2024

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Nature’s 10: La scienza del 2024 tra progresso e responsabilità globale

La prestigiosa rivista Nature ha pubblicato la sua lista annuale Nature’s 10, dedicata alle figure che hanno influenzato significativamente la scienza nell’anno appena trascorso. Il 2024 è stato un anno caratterizzato da progressi scientifici straordinari e da sfide globali che hanno richiesto risposte tempestive e innovative. La selezione riflette non solo l’impatto delle scoperte scientifiche, ma anche l’intersezione tra etica, responsabilità e scienza.

Brendan Maher, editor di Nature, ha commentato: “Quest’anno la lista include persone che hanno avuto un grande impatto sulla comunità scientifica e sul mondo intero, da chi ha combattuto frodi nella pubblicazione scientifica a chi ha lavorato per il benessere globale, come nella lotta contro virus emergenti.”

Protagonisti globali: emergenze sanitarie e integrità scientifica

Tra i nomi in evidenza troviamo due personalità il cui lavoro si è concentrato su questioni di rilevanza mondiale:

  • Placide Mbala, epidemiologo della Repubblica Democratica del Congo, ha lanciato l’allarme per un’epidemia di mpox, prevedendo la diffusione del virus oltre i confini nazionali. Il suo appello per una maggiore attenzione globale alle epidemie evidenzia la necessità di una scienza pronta a salvaguardare la vita umana.
  • Anna Abalkina, ricercatrice presso l’Università Libera di Berlino, è stata riconosciuta per il suo lavoro nell’identificare e denunciare frodi nella pubblicazione scientifica, inclusi casi di plagio e produzione di articoli falsi, noti come paper mills. La sua attività dimostra l’importanza dell’etica nella costruzione del sapere scientifico.
Avanzamenti che trasformano la scienza

L’elenco include anche ricercatori che hanno contribuito a significative innovazioni scientifiche:

Huji Xu, medico in Cina, ha sviluppato trattamenti innovativi per disturbi autoimmuni utilizzando cellule T geneticamente modificate, aprendo nuove prospettive per la medicina personalizzata.

Ekkehard Peik, fisico in Germania, ha registrato il primo “ticchettio” di un orologio nucleare, un progresso che promette di superare l’accuratezza degli attuali orologi atomici.

Li Chunlai, geologo cinese, ha analizzato i primi campioni di suolo lunare riportati sulla Terra dalla missione Chang’e 6, offrendo nuovi dati per comprendere l’evoluzione del nostro satellite.

Rémi Lam, ricercatore presso Google DeepMind, ha applicato strumenti di intelligenza artificiale alla previsione meteorologica, migliorandone velocità e precisione.

Wendy Freedman, astronoma negli Stati Uniti, ha prodotto risultati che potrebbero risolvere la questione del tasso di espansione dell’universo, contribuendo a comprendere meglio la sua evoluzione.

Diritti umani e progresso sociale

Tre figure sono state celebrate per il loro contributo al miglioramento delle condizioni umane:

Kaitlin Kharas, dottoranda in Canada, ha guidato una campagna per aumentare i salari dei ricercatori dopo vent’anni di stallo.

Cordelia Bähr, avvocata svizzera, ha portato avanti una causa storica che ha riconosciuto il cambiamento climatico come una questione di diritti umani.

Muhammad Yunus, economista e Premio Nobel, è stato chiamato a guidare il Bangladesh come leader ad interim, unendo il suo impegno per l’equità sociale a una visione politica.

Una riflessione tra fede e ragione

Pur non affrontando direttamente questioni di fede, il lavoro dei protagonisti di Nature’s 10 si inserisce in un dialogo più ampio tra fede e ragione. L’impegno etico nella lotta contro le frodi scientifiche, il riconoscimento del cambiamento climatico come tema di giustizia, e la ricerca di soluzioni per le sfide sanitarie globali riflettono un approccio responsabile alla scienza, che trascende il puro utilitarismo per abbracciare valori universali.

Come sottolineato dalla tradizione filosofica e teologica, la scienza non è solo uno strumento per dominare la natura, ma anche un mezzo per comprenderla, rispettarla e prendersene cura. In questo senso, i protagonisti di Nature’s 10testimoniano come la scienza possa essere al servizio di una visione umanistica, contribuendo a costruire un mondo più giusto e sostenibile.

L’edizione 2024 di Nature’s 10 celebra l’eccellenza scientifica, l’etica e l’impegno globale. Questi scienziati e attivisti non solo avanzano le frontiere del sapere, ma dimostrano come la scienza possa essere uno strumento per affrontare le grandi sfide del nostro tempo, in un dialogo costante con i valori che definiscono la nostra umanità.

Link Nature’s 10. DOI 10.1038/d41586-024-03890-5.

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