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Presentato il primo computer biologico : opportunità e implicazioni etiche

computer biologico

L’azienda australiana Cortical Labs combina neuroni derivati da cellule con il silicio, aprendo nuove prospettive per l’Intelligenza Biologica Sintetica. Quali sono però le implicazioni etiche ?

L’azienda Cortical Labs, con sede a Melbourne, ha annunciato la creazione del primo computer biologico commerciale, un’innovazione che potrebbe rivoluzionare la ricerca scientifica, la medicina e l’intelligenza artificiale. Il dispositivo utilizza neuroni coltivati in laboratorio, combinati con il silicio, per sviluppare una nuova forma di elaborazione dati basata sull’Intelligenza Biologica Sintetica – SBI, Synthetic Biological Intelligence.

Tuttavia, l’utilizzo di neuroni biologici – che derivano da cellule umane – solleva importanti questioni etiche e scientifiche.

Come funziona il computer biologico di Cortical Labs ?

A differenza delle tradizionali reti neurali artificiali, il sistema di Cortical Labs impiega neuroni reali coltivati da cellule staminali, che vengono integrati con circuiti elettronici. Questa tecnologia permette di sviluppare un processo di apprendimento più simile a quello biologico, con capacità adattative potenzialmente superiori ai modelli di AI attuali.

I neuroni utilizzati sono umani o derivati da cellule animali, a seconda delle specifiche applicazioni. Alcuni studi precedenti, come il progetto “DishBrain” della stessa azienda, hanno dimostrato che neuroni in coltura possono imparare a svolgere compiti semplici, come giocare a Pong.

Questa fusione tra biologia e tecnologia potrebbe rivoluzionare settori come la robotica, la neurologia e la medicina personalizzata, ma solleva interrogativi fondamentali sul significato dell’intelligenza e sulle implicazioni di utilizzare tessuti umani per creare sistemi computazionali.

Applicazioni in medicina e neuroscienze

Uno degli ambiti più promettenti per questa tecnologia è la medicina, in particolare per la ricerca farmacologica e la comprensione delle malattie neurologiche. L’uso di neuroni reali permetterebbe di:

  • Simulare il comportamento neuronale umano, migliorando i test sui farmaci e riducendo la necessità di sperimentazione animale;
  • Personalizzare le terapie mediche, testando i farmaci direttamente su neuroni derivati dai pazienti;
  • Comprendere meglio malattie come Alzheimer e Parkinson, attraverso modelli biologici più vicini al cervello umano rispetto agli attuali sistemi artificiali.

Tuttavia, la creazione di sistemi intelligenti basati su neuroni umani solleva interrogativi profondi: queste strutture possono essere considerate forme di vita? Quali sono i limiti etici della loro manipolazione?

Le implicazioni etiche e i dilemmi scientifici

L’integrazione di neuroni umani in sistemi computazionali apre un dibattito sulle implicazioni bioetiche. Alcune delle principali questioni includono:

  1. La natura dell’intelligenza

    • Se un sistema basato su neuroni umani sviluppasse comportamenti sempre più sofisticati, come andrebbe considerato dal punto di vista morale ?
    • Può un sistema basato su neuroni biologici sviluppare una forma di coscienza, sebbene primitiva ?
  2. L’uso di cellule umane per scopi tecnologici

    • I neuroni utilizzati provengono da cellule staminali umane o da donatori? E quali sono le implicazioni e le eventuali garanzie etiche ?
    • È accettabile commercializzare un sistema basato su tessuti biologici umani per scopi tecnologici e aziendali ?
  3. Privacy e sicurezza

    • Se questi sistemi biologici apprendono e si adattano, potrebbero sviluppare schemi decisionali imprevedibili ?
    • Quali rischi potrebbero emergere nell’integrazione di intelligenza biologica con AI tradizionali ?
  4. Regolamentazione e accettazione pubblica

    • La società è pronta per accettare computer basati su neuroni umani ?
    • Quali normative devono essere introdotte per garantire che queste tecnologie siano eticamente e legalmente accettabili ?

Queste domande non hanno risposte definitive, ma segnalano la necessità di una discussione etica e normativa approfondita prima di un’adozione su larga scala di questa tecnologia.

Opportunità e rischi

Il computer biologico di Cortical Labs segna una svolta senza precedenti nell’intelligenza artificiale e nella medicina. L’integrazione tra neuroni umani e tecnologia potrebbe portare a scoperte rivoluzionarie, migliorando la ricerca e la cura delle malattie neurologiche.

Tuttavia, l’uso di tessuti umani per scopi computazionali impone sfide etiche e regolatorie che non possono essere ignorate. La tecnologia avanza rapidamente, ma è essenziale garantire che il progresso sia guidato da principi di responsabilità, trasparenza e rispetto della dignità umana.

Nei prossimi anni, sarà fondamentale trovare un equilibrio tra innovazione e bioetica, per evitare che questa nuova forma di intelligenza biologica si trasformi in un dilemma morale irrisolvibile.

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